La triade dei molluschi: l'antitesi. Ovvero, il lumacone

Questa sera è la mia sera.
Questa sera centrerò il bersaglio, ne sono sicuro!
Il piano è semplice, semplicissimo. L'ho provato diverse volte e certamente non fallirà! Questa sera, non appena lei uscirà dalla sua tana, mi avvicinerò a lei e le sbaverò dietro. È vero che nella giornata di oggi le ho già sbavato dietro parecchio. Ma con le femmine non si può mai essere sicuri. Con tutte le femmine, sbavare non basta. Devi seguirle, ascoltarle, fingerti interessato alle loro sciocchezze. Devi assecondarle, mostrarti disponibile, fare ciò che vogliono loro quando lo vogliono loro.
E stasera farò esattamente questo! Dopo averle sbavato dietro, la seguirò e inizierò a chiacchierarci. Le chiederò di cosa si occupa e cosa la interessa. Cercherò di mostrarmi il più possibile in sintonia con lei. La farò strisciare per un po', in modo che, quando ci verrà appetito, la inviterò a cena. Le chiederò dove vuole mangiare e, giunti ai piedi dell'albero che avrà scelto, le porterò le foglie migliori. Continuerò a farla sentire a suo agio fino a quando arriverà il momento fatidico... Quel momento magico in cui i nostri sguardi si incroceranno. Le sue antenne punteranno diritto sulle mie. Lei capirà ma, pur sentendosi orgogliosa di quelle attenzioni, distoglierà il suo sguardo dal mio, come un cucciolo vergognoso. E a quel punto, le mie antenne si avvicineranno al suo corpo e inizierò a toccarla. Prima sul mantello, poi giù fino alla coda. E continuando a toccarla, avvicinerò il mio corpo al suo sempre di più. Farò in modo che quella superficiale, falsa vergogna scompaia per lasciare il posto a desideri più intensi e più veritieri. Mi avvicinerò. Ancora di più. Aumenterò la magia di quel momento. La renderò partecipe della stessa magia. Partecipe e artefice. Allo stesso tempo. Io e lei. Entrambi carnefici e vittime dello stesso incantesimo. Fino al momento in cui ci risveglieremo umidi, attorcigliati l'uno all'altra, uniti come se i nostri molli corpi fossero diventati una cosa sola.

Da quanto tempo sto aspettando una situazione del genere! Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho provato un'emozione simile... Ma questa volta confido totalmente nell'infallibilità del mio piano. Ormai l'ho provato tante di quelle volte che stasera non posso certo sbagliare. Ho commesso molti errori in passato, ma questa sera trarrò vantaggio da tutti questi errori. Stasera non farò più come l'altro ieri, quando mi sono lasciato prendere dalla fretta e ho iniziato a toccarla senza lasciare che il suo sguardo si perdesse nelle mie antenne. E certamente eviterò di contraddirla, come ho fatto con quella della settimana scorsa. Inoltre, è meglio lasciare a lei la scelta della pianta, prima che lei mi metta il broncio perché non le ho portato le foglie che voleva, come è accaduto tre giorni fa.
Però, adesso che ci penso, neanche ieri sono riuscito ad arrivare alla meta... Eppure ho seguito il piano alla lettera! Dove ho sbagliato ieri? Come ho fatto a non accoppiarmi con quella? Ah già! Quella di ieri non era una lumaca! Ieri sono uscito con una chiocciola. Ci ho provato con il gasteropode sbagliato! Quella stronza si è fatta corteggiare fino all'inverosimile e poi, all'ultimo momento, si è chiusa dentro il proprio guscio. Inflessibile. Come se io non fossi lì! Come se io non avessi passato con lei neanche un minuto!

Ad ogni modo, anche in questo caso, l'errore è stato mio. Ogni volta che vedo una chiocciola, sogno sempre di poter trasformare il suo guscio in un nido per la nostra passione. Ogni volta, mi illudo che esista una chiocciola diversa, ma poi... Alla fine le mie speranze si scontrano contro quelle dure, durissime corazze!
Ed ogni volta che, dopo essere uscito con una chiocciola, torno a casa da solo nel disinganno più totale, mi ritrovo sempre a chiedermi come facciano a vivere quegli esseri così simili a me ma allo stesso tempo completamente estranei. Posso capire che hanno creato un mondo a propria immagine e somiglianza dentro quel piccolo e insignificante guscio. Ma come fanno a star bene chiusi lì dentro? Come fanno a trascurare ogni contatto con il resto dell'universo? Come fanno a vivere senza il piacere della conquista, senza l'emozione dei rapporti con gli altri organismi?
Come si fa a vivere senza qualcuno che ti reputa importante e che tu reputi importante? Per me è impossibile vivere esclusivamente per me stesso. È indispensabile avere qualcuno che mi faccia sentire ben accetto. Per me è fondamentale avere qualcuno che mi faccia capire che il mio corpo, per quanto sia molle e viscido, lascia il segno in qualche punto di questo gigantesco e imprevedibile universo. Non importa da dove provenga, ma non posso fare a meno di una conferma, di una verifica dell'idea che esista qualcuno che non possa rinunciare a me! Chiunque egli sia...

Cacchio... Ne è passato di tempo da quando le mie elucubrazioni hanno avuto inizio. Il momento che stavo aspettando è arrivato! Eccola... La vedo uscire dalla propria tana.
Quindi bando alle ciance e lasciamo che... Beh... Non so se si possa parlare di Amore... Ma almeno lasciamo che il lumacone trionfi!

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